I gruppi elettrogeni possono essere utilizzati per due tipi di servizi principali:
1 - Gruppi elettrogeni per servizio continuo :
Sono impiegati per la produzione di energia elettrica dove non esiste la rete pubblica di distribuzione o dove l'utente ha deciso di produrre direttamente l'energia necessaria per le proprie esigenze, sfruttando anche il calore ceduto dalla centrale elettrica;
2 - Gruppi elettrogeni per servizio di emergenza :
Sono impiegati per sopperire alle interruzioni casuali di energia elettrica che si possono verificare nella rete di distribuzione, quando la suddetta interruzione può provocare gravi disagi alle persone oppure danni materiali o finanziari (ospedali, impianti industriali a ciclo continuo, ecc.).
A seconda di queste due configurazioni il gruppo assumerà caratteristiche diverse, in particolare per il funzionamento del quadro di comando e controllo, forzatamente di tipo automatico nel secondo caso.
Una grandezza importante nella scelta di un gruppo elettrogeno è la potenza nominale : è espressa in kVA ed il relativo valore numerico, riportato sulla targa, rappresenta il valore massimo di potenza che la macchina può erogare alle condizioni ambientali di riferimento.
E' importante tenere presente che il valore di potenza riportato è quello definito come PRP (Prime Power) della norma ISO 8528.
Semplificando la definizione data dalla suddetta norma, la PRP è la massima potenza che il gruppo elettrogeno può fornire durante un ciclo di lavoro a potenza variabile.
Normalmente il gruppo elettrogeno può essere sovraccaricato di circa il 10% rispetto al suddetto limite di potenza , per un periodo di tempo limitato , non superiore a 500 ore annue, con un massimo di 300 ore continuative.
Detto limite rappresenta la potenza di picco o LTP (Limited Time Power ).
Altre caratteristiche di primaria importanza sono le caratteristiche elettriche : tensione ( monofase o trifase con relativo valore ), frequenza in Hz ( strettamente legata al numero di giri del motore e al numero di poli dell'alternatore ) e il fattore di potenza cosfi, che rappresenta lo sfasamento tra il vettore tensione e il vettore Intensità di corrente.
Quest'ultimo viene assunto convenzionalmente pari a 0,8 : perciò 1kVA = 0,8 kW elettrici.
Altro fattore fondamentale è la rumorosità, normalmente espressa in dB ( A ) ossia decibel secondo la scala A ( quella di sensibilità dell'orecchio umano ),misurata a sette metri in campo libero.
Perciò i gruppi elettrogeni vengono coperti con cofanature insonorizzanti o inseriti all'interno di appositi shelters studiati per un alto abbattimento acustico.